Roma, 9 giu - Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di proiettare un video che mostra le atrocità commesse il 7 ottobre 2023 agli attivisti dell’imbarcazione “Madleen” che “hanno tentato di sfidare il blocco israeliano su Gaza”, si legge in una nota del suo ufficio. Il drammatico video di 43 minuti, prodotto dall'ufficio del portavoce delle Forze di difesa israeliane, mostra riprese non censurate di persone massacrate e corpi mutilati durante l'attacco, molte delle quali riprese dalle bodycam dei terroristi. "È giusto che Greta l'antisemita e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano esattamente chi è il gruppo terroristico Hamas che sostengono e per conto del quale agiscono, quali atti atroci hanno compiuto su donne, anziani e bambini, e contro chi Israele sta lottando per difendersi", afferma Katz nella dichiarazione, riferendosi all'attivista svedese per il clima Greta Thunberg, la più famosa dei 12 attivisti a bordo.
L'imbarcazione, partita dall'Italia il 1° giugno per “rompere il blocco israeliano” della Striscia di Gaza è stata sequestrata nella notte. La Freedom Flotilla Coalition, che ha noleggiato la Madleen, ha denunciato questa mattina la “chiara violazione del diritto internazionale”, sostenendo che l'abbordaggio israeliano è avvenuto in acque internazionali. “Israele non ha l'autorità legale per trattenere i volontari internazionali a bordo della Madleen”, ha dichiarato il capo dell'organizzazione, Huwaida Arraf.
“La Freedom Flotilla Coalition (FFC) conferma che la sua nave civile, Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza, è stata attaccata/intercettata con la forza dall'esercito israeliano alle 3:02 CET in acque internazionali a 31.95236° N, 32.38880° E. La nave è stata abbordata illegalmente, il suo equipaggio civile disarmato è stato rapito e il suo carico umanitario, tra cui latte in polvere, cibo e forniture mediche, è stato confiscato”. Così una nota di FFC.
“Israele non ha l'autorità legale per trattenere i volontari internazionali a bordo della Madleen”, ha dichiarato Huwaida Arraf, avvocato per i diritti umani e organizzatrice della Freedom Flotilla. “Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e viola gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia che impongono il libero accesso umanitario a Gaza. Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver consegnato aiuti o contestato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente”.
Israele – si aggiunge nella nota - sta ancora una volta agendo nella totale impunità. Ha sfidato gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia di consentire il libero accesso umanitario a Gaza, ha ignorato le leggi internazionali a tutela della navigazione civile e ha respinto le richieste di milioni di persone in tutto il mondo che chiedevano la fine dell'assedio e del genocidio.
Questo ultimo atto di aggressione contro la Freedom Flotilla segue l'impunito attacco israeliano con drone alla nostra precedente nave, la Conscience, che ha causato il ferimento di quattro volontari civili e la messa fuori uso della nave, in fiamme nelle acque europee. Quell'attacco immotivato ha violato il diritto internazionale. Ora Israele ha intensificato nuovamente i suoi attacchi prendendo di mira un'altra nave civile pacifica”.
"I governi del mondo sono rimasti in silenzio quando la Conscience è stata bombardata. Ora Israele sta mettendo nuovamente alla prova quel silenzio", ha dichiarato Tan Safi, un altro organizzatore della Freedom Flotilla. "Ogni ora senza conseguenze incoraggia Israele a intensificare i suoi attacchi contro i civili, gli operatori umanitari e i fondamenti stessi del diritto internazionale". Esigiamo la fine dell'assedio illegale e mortale di Gaza; il rilascio immediato di tutti i volontari rapiti; la consegna immediata di aiuti umanitari direttamente ai palestinesi, indipendentemente dal controllo della potenza occupante; piena responsabilità per gli attacchi militari a Madleen e Conscience.
I governi devono adempiere ai loro obblighi di diritto internazionale e smettere di consentire i crimini di Israele. Siamo imperterriti. Ripartiremo. Non ci fermeremo finché l'assedio non finirà e la Palestina non sarà libera”.(9 GIU - deg)
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